


Sindacati e rappresentanti dei lavoratori di Elcograf, la ex Mondadori Printing, a rapporto ieri dai capigruppo del Consiglio comunale. Dopo la vertenza avviata lo scorso anno, le organizzazioni sindacali hanno aggiornato i consiglieri sull'attuale situazione dell'azienda, rilevando alcuni segnali positivi, ma rimarcando anche le preoccupazioni in merito al futuro dello stabilimento di Borgo Venezia.
«La situazione è migliorata rispetto allo scorso anno, anche grazie all'importante sacrificio dei lavoratori, che hanno accettato di vedersi ridurre lo stipendio», ha esordito il segretario Ugl Carta e stampa Alberto Pietropoli.
«L'azienda, investendo anche su nuovi agenti commerciali all'estero, è riuscita ad aggiudicarsi nuove commesse e ha proceduto all'acquisizione degli stabilimenti Roto2000 spa, Europrinting spa e, nelle scorse settimane, della Amilcare Pizzi di Cinisello Balsamo».
Operazioni che portano il parco macchine di Elcograf a quota diciassette rotative, sebbene l'attività negli stabilimenti, in particolare in quello veronese, si attesti intorno al 50 per cento dell'effettiva capacità produttiva, soprattutto nel comparto roto-offset.
È su questo aspetto che i sindacati hanno sollevato ieri alcune perplessità. «Nel febbraio 2016 scadrà la cassa integrazione», ha aggiunto Nicola Burato della Fistel Cisl.
«Il timore è che il sito di Verona posso diventare non più strategico per il gruppo, con inevitabili conseguenze a livello occupazionale».
Il presidente del Consiglio comunale Luca Zanotto, d'accordo anche con i capigruppo della Lista Tosi Barbara Tosi e del Partito Democratico Michele Bertucco, ha annunciato di voler convocare un nuovo incontro, a cui sarà invitata anche l'azienda. M.Tr.
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