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09 Febbraio 2021
Rai - Le spese di produzione pericolosamente appese per eccesso di burocrazia
Ancora una volta ci si ritrova a scrivere sui problemi che riguardano Allestimento Scenico !
Una ennesima lungaggine burocratica che crea una situazione inaccettabile e che non rende praticabile la realizzazione e lo svolgimento dell’attività nonché della propria professionalità.
Il documento commerciale come è noto ha sostituito lo scontrino fiscale, la seconda fase prevedeva che nello stesso documento si potesse inserire anche la partita iva o codice fiscale dell’acquirente, questa seconda fase è stata, causa COVID, più volte prorogata fino al 31.12.2020.
Dal primo gennaio questa possibilità è diventata operativa e di proroghe per gli esercenti non ce ne sono state, ci chiediamo se a Mazzini è chiara la gravità del problema !!!
In questo classico scenario italiano si inserisce la Rai con la circolare che obbliga i dipendenti con le spese di produzione a produrre esclusivamente il documento commerciale con partita iva Rai, tale circolare è stata da questa Segreteria, più volte segnalata, come di difficile applicazione.
Con l’aiuto dei molti lavoratori coinvolti abbiamo segnalato con tanto di nomi di aziende dalle più grandi a quelle piccole, la non percorribilità di questa strada, attualmente quasi nessuno si è adeguato e la minaccia di sanzioni da parte dell’Agenzia delle entrate cosi come esplicitata nella circolare del 27 gennaio degli affari Fiscali Rai, non può sicuramente risolvere la situazione
L’attuale stallo sta mettendo in difficoltà le produzioni, Arredamento e Costumi i settori più penalizzati.
Si è verificata così un’impossibilità di utilizzo dello stanziamento del fondo cassa in qualsiasi esercizio commerciale aperto al pubblico. Non potendo più mettere in scena il fabbisogno delle molteplici rubriche e avendo notevoli problemi a vestire i conduttori si sta creando una notevole situazione di tensione con le reti, in particolar modo devono continuamente giustificarsi con autori e registi, ed il rischio che tutto ciò vada a favorire l’appalto è dietro l’angolo.
Tutto ciò, nell’indifferenza di tutti, si subisce una situazione incongrua e penalizzante per il Settore.
Come più volte sollecitato chiediamo che ci sia una proroga in attesa che gli esercenti si adeguino alle normative, se mai lo faranno, altrimenti consigliamo ad Affari Fiscali di contattare gli esercenti da noi segnalati e farsi promotrice della risoluzione del problema.
Da anni Arredatori e Costumisti affrontano con massima disponibilità e passione il loro lavoro ma ancora una volta il sindacato deve intervenire a tutela della loro professionalità !
Ancora una volta una situazione inaccettabile!
Roma 9 febbraio 2021
Pietro Muratori
COORDINATORE NAZIONALE FISTel CISL
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