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14 Giugno 2020 Rai - Nuovi casi di positività al covid-19

Oggi domenica 14 giugno le Organizzazioni Sindacali hanno incontrato l’Azienda per affrontare la situazione della diffusione del Covid19 a Saxa Rubra.
Erano presenti l’Amministratore Delegato, il Direttore Generale, il Direttore Risorse Umane, il Responsabile Safety&Security, il Direttore Produzione Tv, il Responsabile del Servizio sanitario aziendale, il vice Direttore Risorse Umane.
Nei giorni scorsi sono stati riscontrati 2 casi di positività riferibili al cluster del San Raffaele.
L’azienda si è attivata per fare il tracciamento dei contatti, e attivare i conseguenti test sierologici.
La Rai ha detto di essersi attivata con la Asl e con la Regione Lazio per chiedere l’effettuazione anche dei tamponi, che – lo ricordiamo – possono essere disposti solo dall’Autorità sanitaria.
Inizialmente la Asl ha disposto isolamento e tamponatura di 9 “contatti stretti”.
Nel frattempo è emerso un terzo caso, riferibile come linea del contagio ai primi 2 casi.
La Asl ha quindi concesso una sorveglianza più ampia e ha autorizzato i tamponi per un numero più grande di dipendenti: circa 60.
Da queste analisi sono emersi altri 2 casi di positività. Un caso con possibile collegamento con i primi 3. L’altro invece sembra essere riferibile a fattori esterni.
Al momento pertanto siamo a un totale di 5 casi.
Questa mattina sono stati effettuati altri 50 tamponi. Dunque, in riferimento a 5 casi di positività sono stati effettuati 110 tamponi.
La Rai sta facendo una ricognizione più ampia per provare a fare ulteriori tamponi proseguendo con cerchi concentrici sempre più ampi. Così a breve verranno effettuati altri 50 tamponi.
Inoltre partirà da mercoledì - con procedura di emergenza – uno screening attraverso test sierologici per coprire tutta la parte di filiera produttiva, con l’obiettivo di coprire cerchi ancora più ampi.
Le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito apprezzamento per la gestione della fase 1, ma ora ci sono criticità per la fase 2.
Le OO.SS. hanno chiesto alla Rai una comunicazione più tempestiva ed efficace, anche per evitare che vadano in giro informazioni non controllate. In questo momento più che mai è indispensabile la massima trasparenza.
A questo proposito, le OO.SS. ricordano che, purtroppo, le norme e le indicazioni del Garante della Privacy non consentono di rendere pubblici i nomi delle persone risultate positive.
Per comodità si rinvia alle FAQ del Garante della Privacy:
https://www.garanteprivacy.it/temi/coronavirus/faq (con particolare riguardo al punto 6 sulle comunicazioni del datore di lavoro). Pertanto l’unica strada possibile è il tracciamento fatto dalle singole strutture.
Allo stesso modo è ovvio che far fare tamponi a decine di persone comporta una carenza temporanea di personale, che potrebbe determinare una parziale modifica dei modelli produttivi. Per questo le OO.SS. hanno chiesto alla Rai un confronto urgente per valutare in maniera condivisa la gestione – anche produttiva – di questa fase e hanno sollecitato la chiusura positiva dell'Accordo sul Protocollo per la fase 2, in fase avanzata di confronto fra le parti.
È con questo Protocollo condiviso, infatti, che si dovrà disciplinare la delicata fase del rientro progressivo e in sicurezza dei lavoratori in Azienda, il tutto nel pieno rispetto delle normative sanitarie e delle regole del distanziamento sociale. A questa richiesta sindacale, la RAI ha dato la propria disponibilità a continuare il confronto.
Le OO.SS. hanno inoltre chiesto alla Rai:
 di effettuare Test sierologici e tamponi subito per tutti i dipendenti Rai di Saxa Rubra;
 di rivedere l’applicazione dei protocolli sanitari (interviste, quarantena, test sierologici e tampone);
 che i Preposti alla Sicurezza siano in grado di far rispettare le regole in ogni luogo di lavoro;
 di prevedere squadre rigidamente bloccate sulle produzioni evitando rotazioni su Studi e Cespiti;
 di ripristinare le squadre di emergenza D.E.;
 di fermare il rientro dei Lavoratori in Azienda.
Le OO.SS. hanno il dovere di tornare a raccomandare che il presidio più solido per impedire i contagi e lavorare in sicurezza è quello di rispettare le norme di sicurezza, a partire dall’indossare sempre le mascherine e mantenere in ogni momento le distanze fisiche.
L’Azienda ha il dovere di far lavorare in sicurezza.
Le lavoratrici e lavoratori hanno il dovere di rispettare in maniera rigorosa le norme.
Le OO.SS. ribadiscono comunque che il modo più efficace per impedire i contagi è il rispetto di tutte le prescrizioni di sicurezza e l’utilizzo corretto dei DPI.
Ovviamente le scriventi OO.SS. continueranno a informarvi in maniera continua.
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL FNC-UGL SNATER LIBERSIND-CONFSAL USIGRAI

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