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22 Marzo 2020 Telecomunicazioni - Attività essenziali

Come noto nella notte sono state annunciate dal Presidente del Consiglio ulteriori misure restrittive
circa le attività lavorative che a partire dalla giornata di lunedì 23 marzo devono essere considerate
essenziali. Questa attività sono comprese in una Lista per ora ufficiosa che alleghiamo (che diventerà
ufficiale con la pubblicazione del Decreto Legge atteso entro la giornata di oggi) in cui le attività
lavorative sono identificate attraverso i codici ISTAT – così detti Codici Ateco -.
Tra le attività ritenute essenziali ci sono quelle delle Telecomunicazioni – compresi i servizi di
manutenzione della Rete- (ricomprese nella Voce di tabella SERVIZI DI INFORMAZIONE E
COMUNICAZIONE – codice da J58 a J63) e LE ATTIVITA’ DI CALL CENTER (codice 82.20.00).
Da parte nostra, nel prendere atto di tale ulteriore decisione governativa, abbiamo richiesto che venga
effettuata una immediata ricognizione di tutte le attività di Call Center per verificare che esse siano
comunque riconducibili ad attività essenziali delle relative Committenze.
In caso contrario le attività dovranno essere, a nostro avviso, comunque chiuse. Deve essere altresì
portata a termine la remotizzazione delle attività di Call Center che sta riscontrando lungaggini non
dipendenti da sole motivazioni tecniche. In assenza di un riscontro immediato su tale fronte, già dalla
giornata di domani 23 marzo, ed in attesa che sia raggiunta una situazione accettabile, le Aziende
dovranno mettere in campo gli ammortizzatori sociali previsti. Riguardo i call center in outbound di
vendita di beni e servizi, riteniamo debbano NECESSARIAMENTE rientrare fra le categorie non
essenziali e pertanto o si remotizzano o si chiudono. I call center in outbound appartenenti ad Asstel o
ad Assocontact ci risulta abbiano già provveduto. Vi chiediamo di verificare e, nel caso ci fossero realtà
ancora operative, di attivarci affinché procedano con la chiusura del servizio o alla sua remotizzazione.
Nel ribadire il concetto che i Negozi Sociali non rappresentano attività essenziale, per la parte dei
Tecnici esterni, che devono assicurare l’attività solo per i servizi essenziali, ribadiamo la necessità che
questi abbiano tutti i DPI atti a garantire la loro totale sicurezza. A riguardo chiediamo alla Presidenza
del Consiglio e al Ministero della Salute che vigilino e garantiscano che gli approvvigionamenti di DPI
per le aziende di TLC vengano sbloccati. Senza questa garanzia sarà impossibile assicurare un servizio
vitale in questo momento per le attività economiche e, più in generale, per la tenuta sociale di un
Paese di fatto in guerra con un nemico subdolo e pervasivo.
Roma, 22 marzo 2020
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

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