Nell’incontro nazionale del 2 agosto u.s., i nuovi rappresentanti aziendali: Dott. Micheli - Responsabile delle Risorse Umane e dei progetti speciali del Gruppo TIM e il Dott. Mucci nuovo Responsabile delle Relazioni Industriali, avevano lasciato intendere alle Segreterie nazionali di SLC CGIL, FISTel CISL, UILCOM UIL ed al nuovo coordinamento nazionale RSU, la volontà di iniziare un nuovo percorso relazionale.
Probabilmente abbiamo capito male, giacché, il Gruppo Telecom Italia senza un minimo confronto tra le parti (NEPPURE UNA MAIL !!) ha rinnovato l’appalto per i ticket restaurant con CIR FOOD S.C. e avviato il percorso per l’introduzione da gennaio 2017 del buono pasto elettronico Bluticket Easy Card.
Evidenziamo che siamo venuti a conoscenza di questa operazione grazie alle informazioni di alcuni gestori convenzionati che in questi giorni hanno ricevuto la lettera da CIR FOOD S.C., nella quale si comunica loro, quanto sopra scritto e i prossimi adempimenti necessari per la gestione dei buoni pasto elettronici.
QUALI SONO I VANTAGGI PER LE LAVORATRICI E I LAVORATORI?
L’unico vero vantaggio, così come previsto dalla legge di stabilità 2015, è la nuova disciplina fiscale che ha innalzato il limite di non imponibilità a 7,00 euro per i ticket restaurant in forma elettronica.
QUALI SONO LE RICADUTE PER LE LAVORATRICI E I LAVORATORI?
Presumiamo che si corra seriamente il rischio che molte delle attuali strutture convenzionate rinuncino al cambiamento proposto, poiché non tutti gli esercenti saranno disponibili ad utilizzare tre, quattro o cinque lettori POS necessari per supportare i vari buoni pasto elettronici e a farsi carico, in aggiunta ai costi di commissione che negli anni sono passati dal 6 al 10%, dell’ulteriore costo di 10/15 centesimi per ogni transazione.
In aggiunta a quanto sopra riportato, è necessario tenere conto dei dati relativi alle convenzioni stipulate per l’utilizzo delle card dei vari gestori con gli esercizi commerciali, che rispondono attualmente a 37.000, contro le 152.000 dei cartacei.
A seguito di questa breve analisi, riteniamo che l’introduzione del buono pasto elettronico a prescindere dal metodo, creerà complessivamente ulteriori problemi di spendibilità nei vari territori, evidenziamo che nella nostra regione le ricadute potrebbero essere molto pesanti, in particolare nelle zone di Treviso e Belluno, dove la difficoltà dell’utilizzo del buono pasto esiste già da molto tempo.
Le RSU Telecom Italia Unità Produttiva Veneto di FISTel CISL
La Segreteria Regionale FISTel CISL
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