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04 Dicembre 2023
Rai - Esito coordinamento
Il Coordinamento Nazionale FISTel CISL della Rai si è svolto nella giornata del 4 dicembre, per analizzare la situazione Rai sui diversi temi, finanziario, economico ed industriale, Fasi, Craipi e per il rinnovo del CCL RAI.
Dopo aver analizzato la situazione RAI da un punto di vista economico e finanziario, dove la riduzione del canone dagli attuali 90 € a 70 € porterà, a tendere, ad un ridimensionamento dell’offerta editoriale RAI, ponendo sul tavolo sindacale e politico seri problemi di tenuta dell’attuale assetto economico ed industriale del gruppo RAI.
La Segreteria Nazionale, confrontandosi con le altre OO.SS., chiederà con urgenza una serie di incontri con le istituzioni politiche (Commissione di vigilanza, Ministero MISE) per evidenziare la grave situazione che si potrebbe delineare nel breve e medio periodo.
Il Contratto di Servizio Pubblico, non ancora approvato, pone un segnale di allerta sul piano industriale che non è stato ancora presentato alle OO.SS. se non nella parte che riguarda il piano decennale immobiliare.
La discussione si è poi concentrata sugli ultimi accadimenti in FASI, nel CdA si sono registrate le dimissioni del nostro Consigliere FISTel CISL in CdA il quale ha ricoperto il ruolo da Presidente per quattro anni.
Le dimissioni del nostro Consigliere-Presidente, ed a seguire quelle del Consigliere CGIL, sono state rassegnate a tutela delle risorse in capo ai lavoratori iscritti al Fondo, per vincolare Rai al pagamento di un eventuale aumento (già pagato interamente dagli iscritti nella misura del 10 % lo scorso anno).
Una situazione quella del Fasi a dir poco critica, un duro confronto in seno al Consiglio si è generato su divergenze che riguardano le modalità per affrontare il rinnovo dell’assicurazione sanitaria; la FISTel CISL e la SLC CGIL chiedevano alla RAI rassicurazioni per far fronte ad un aumento della polizza, che appare ormai scontato, e definire un percorso per valutare un’altra compagnia assicurativa, come valida ipotesi alternativa ad UNISALUTE.
Questo percorso avrebbe visto l’ausilio di un professionista al fine di contenere e/o eliminare le eventuali elevate provvigioni di un Broker; questo costo avrebbe inevitabilmente comportato un aumento ulteriore della polizza e quindi, anche se indirettamente, sul costo sostenuto dai lavoratori.
Lo scenario in FASI prevederà un aumento della polizza (presumibilmente intorno al 30%) oppure un pesante taglio delle prestazioni attualmente previste; in questo scenario, a dir poco critico, la RAI non ha voluto accogliere l’invito fatto dal nostro ex Presidente di convocare le parti sociali intorno ad un tavolo per decidere come far fronte a tale situazione anche valutando nuove soluzioni sulle risorse disponibili "quali, ad esempio, stanziamenti non utilizzati", né successivamente accogliere la richiesta, effettuata dalla Segreteria Nazionale, in termini di estrema urgenza, di incontrare l’AD insieme a tutte le Fonti Istitutive del FASI intorno ad un tavolo, con il risultato che dopo aver previsto un incontro per il 13 dicembre, lo SNATER si è reso indisponibile, e la RAI ha pensato bene di strumentalizzare tale indisponibilità posticipando, in maniera grottesca, l’incontro al 10 Gennaio.
Alla fine resta solo la scelta fatta dagli attuali Consiglieri del FASI di UILCOM, SNATER e Rai di scegliere un broker; questa scelta, incredibilmente, è ricaduta su AON, attualmente Compagnia assicurativa del FASDIR (Fondo di assistenza integrativa dei dirigenti RAI), già ex-broker assicurativo del FASI in passato e che, attraverso il citato meccanismo delle provvigioni, ha sottratto risorse economiche al Fondo per molti anni; a tal proposito ricordiamo che nel CdA del Fasi il nostro Presidente, insieme agli altri Consiglieri, avevano escluso tale meccanismo sia nel rinnovo 2020/2021 con RBM e sia dalla gara che aveva assegnato il rinnovo dal 2022 ad UniSalute.
Il coordinamento nazionale della FISTel CISL RAI, oltre che ad esprimere solidarietà totale e rinnovata stima all’uscente Presidente ha chiesto rassicurazioni sul fatto che sia garantita la copertura assicurativa del FASI nel 2024 e che qualsiasi aumento della polizza sia a carico della RAI.
Sul CRAIPI, è stata ribadita la scelta di rinviare le elezioni per mettere nelle condizioni di modificare lo Statuto (che andrà cambiato anche nel Fasi), in linea con le esigenze di buon funzionamento della Cassa, e prevedere un Presidente di parte sindacale; attualmente lo Statuto prevede che sia unicamente di parte aziendale.
Sul rinnovo del CCL RAI, è stata ribadita la necessità di arrivare ad un rinnovo con l’attuale CdA Rai e di valutare la possibilità di prevedere una piattaforma di rinnovo che possa portare le OO.SS. verso un rinnovo del CCL rapido, che veda come conciliazione vita/lavoro un miglioramento delle attuali condizione dello Smart working ed una riduzione oraria di lavoro, e l’introduzione dei buoni pasto, puntando decisamente ad un aumento significativo e soddisfacente della parte economica, da chiudere in tempi ragionevolmente rapidi.
In tema di rinnovo delle RSU, considerato lo scenario di prorogatio (scadute da più di un anno), si è posto l’accento sull’auspico di rinnovarle al più presto; La FISTel Cisl è sempre fermamente convinta che il confronto con i lavoratori resta sempre un momento di grande democrazia sindacale.
Riguardo a RAI WAY, la nostra sigla è pronta a tutelare i lavoratori da qualsiasi scenario industriale si dovesse delineare, al momento non si registrano novità degne di rilievo.
Per le Sedi regionali, la Commissione paritetica è ancora al lavoro al fine di continuare ad incalzare l’azienda per rilanciare le attività produttive, le quali non si fermino solo alla realizzazione della TGR ma contribuiscano anche alla realizzazione di riprese e realizzazione di programmi che raccontino il territorio, occorre uniformare i modelli organizzativi, produttivi e definire le competenze che riguardano l'area news WEB.
Per la RADIO, il tema più attuale riguarda la “Visual Radio” ancora al centro della discussione in Commissione paritetica, si è delineata la necessità di sottoscrivere un accordo che preveda un modello organizzativo e produttivo adeguato ma soprattutto definitivo che riguardi la sola RADIO e che dia garanzie di sostenibilità e concretezza nelle competenze tra le diverse strutture interessate.
Tra i temi più rilevanti la continua carenza di organico nei CPTV, oltre che il ricorso sistematico agli appalti; una riflessione importante sul piano industriale che non ha ancor convinto il sindacato riguardo al suo piano attuativo, sia per la vendita di alcuni immobili storici e sia per le modalità di desk sharing da attuare.
Resta forte l’auspicio di prevedere un’analisi delle competenze nell’area editoriale; un tema non più rinviabile per la valorizzazione delle risorse interne, per una organizzazione del lavoro migliorativa dell’attuale gestione delle risorse ed allo stesso tempo monitorando sempre con grande attenzione le attività svolte dai lavoratori atipici nell’area editoriale.
Segreteria Nazionale FISTel CISL
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