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20 Settembre 2023
Telecomunicazioni - Audizione XI commissione camera dei deputati su esuberi settore
Il settore delle telecomunicazioni in Italia sta affrontando innumerevoli sfide legate alla concorrenza ed ai cambiamenti tecnologici per far fronte agli ingenti investimenti infrastrutturali necessari, per rimanere al passo coi tempi.
Proprio per questo è in continua evoluzione, anche se l'Italia sembra non saperne gestire il passo per la mancanza di una politica industriale di settore e per una crescente concorrenza che porta a tariffe sempre più basse e condizioni di lavoro sempre peggiori.
Questa instabilità espone circa 20.000 lavoratrici e lavoratori al grave rischio della perdita del proprio posto di lavoro nel breve medio termine.
Nei mesi scorsi si è tenuto uno sciopero generale nel settore delle telecomunicazioni, contro i piani di scorporo delle infrastrutture di Rete dai servizi delle principali aziende di telecomunicazioni e le conseguenti ricadute occupazionali, per i ritardi accumulatisi nella realizzazione della banda ultralarga e delle reti 5G ed il ricorso al dumping contrattuale delle aziende di customer service.
La situazione più grave sembra essere per Tim, l'ex monopolista di stato, che vive una crisi strutturale da oltre un decennio, con un debito enorme e prospettive sempre più incerte per i suoi dipendenti posti in utilizzo degli ammortizzatori sociali da diversi anni.
Anche i lavoratori dei call center sono a rischio a causa delle aziende che cercano di eludere il contratto collettivo nazionale o apportare deroghe in peius.
Su questi temi la Fistel Cisl, chiede al governo di affrontare i problemi strutturali del settore concentrando i propri sforzi sul lungo periodo.
Riteniamo essenziale la presenza pubblica nell’ex incumbent per garantire investimenti, riservatezza dei dati e sviluppo infrastrutturale al fine di raggiungere gli obiettivi del 1 giga entro il 2026.
Nel settore delle telecomunicazioni, per affrontare i cambiamenti tecnologici in atto è necessario garantire una formazione adeguata per i lavoratori e un massiccio ricambio generazionale a causa dell’elevata età dei dipendenti.
Ci sono diverse scelte utili da considerare e concordare con il sindacato:
1.
Monitoraggio delle trasformazioni: rimanendo costantemente aggiornati sulle ultime tendenze e sviluppi tecnologici nel settore delle telecomunicazioni. Ciò include l'analisi delle tecnologie emergenti come l'intelligenza artificiale, Cloud, l'Internet delle cose, la blockchain, cybersecurity e altre.
2.
Intervento legislativo per garantire il CCNL delle TLC come contratto unico di riferimento per salvaguardare l’occupazione dei circa 40.000 lavoratori dei call center soggetti a crisi occupazionale per gare al massimo ribasso in particolare da parte di aziende pubbliche tramite Consip o partecipate.
3.
Pianificazione strategica: sviluppando strategie aziendali che tengano conto della richiesta di connettività e della conseguente implementazione delle Reti ultraveloci, dei cambiamenti tecnologici e delle opportunità che comportano, identificando le aree in cui le aziende possano sfruttare al meglio le nuove tecnologie e pianificare le risorse necessarie per implementarle anche in relazione alle risorse previste dal PNRR.
4.
Rendere la connettività servizio universale, sfruttando le risorse del PNRR per connettere le aree a fallimento di mercato e garantire il servizio nelle aree rurali, nelle isole minori, nelle comunità montane dove risiede la metà della popolazione italiana.
5.
Puntare sulla formazione continua: investendo nella formazione continua dei dipendenti per garantire che abbiano le competenze necessarie per affrontare i cambiamenti tecnologici. Offrire programmi di formazione interna o collaborando con istituti di formazione esterni per fornire corsi specifici sulle nuove tecnologie e sulle competenze richieste. Il Governo dovrebbe intervenire con risorse mirate alla crescita delle competenze digitali in un settore strategico per lo sviluppo del Paese.
6.
E’ necessario un intervento del Governo per rivedere i limiti elettromagnetici al fine di favorire l’implementazione delle Reti 5G, e dando seguito alla sburocratizzazione dei permessi relativi agli scavi, che frena la diffusione della fibra e il riconoscimento delle aziende TLC come soggetti energivori.
7.
Flessibilità organizzativa: va aiutata una cultura aziendale che favorisca l'adattabilità e la flessibilità ai cambiamenti tecnologici, Incentiva i dipendenti a essere aperti all'apprendimento continuo, all'innovazione e alla collaborazione, attraverso forme di partecipazione come proposto dalla Cisl.
Queste scelte possono aiutare il settore delle telecomunicazioni a interpretare i cambiamenti tecnologici in atto e a fornire la formazione adeguata ai lavoratori per affrontarli con successo.
È opportuno costruire il giusto humus anche a livello europeo che stabilisca regole condivise in un'epoca di sempre minori risorse e con lo spettro del ritorno al patto di stabilità.
Per quanto riguarda il settore in questione, ma utile anche per altri settori, suggeriremmo al Governo di spingere a livello europeo per l'istituzione di una regola di Golden Rule (scorporo) per gli investimenti in transizioni verde, digitale e difesa.
Tutto ristabilirebbe un legame positivo tra spesa pubblica e crescita economica, consentendo allo stesso tempo investimenti anche sul capitale sociale.
La regola della Golden Rule (scorporo) potrebbe prevedere che gli investimenti in queste aree strategiche, in questo caso la trasformazione digitale, possano essere esclusi dal calcolo del deficit pubblico o abbiano un trattamento fiscale agevolato. Questo permetterebbe di stimolare gli investimenti in settori vitali per lo sviluppo economico e sociale, senza compromettere eccessivamente la sostenibilità fiscale.
Attraverso questa regola, i governi possono incoraggiare gli investimenti pubblici in progetti che favoriscono l'innovazione digitale e rafforzano la sicurezza dei dati a livello nazionale. Tali investimenti possono generare benefici a lungo termine per l'economia, creando nuove opportunità di lavoro, promuovendo la competitività delle imprese e contribuendo alla sostenibilità ambientale.
Tuttavia, è importante valutare attentamente l'equilibrio tra le diverse esigenze di investimento e la sostenibilità fiscale complessiva. La regola di Golden Rule (scorporo) può essere uno strumento utile, ma richiede una pianificazione attenta, una valutazione accurata degli impatti economici e una gestione prudente delle risorse pubbliche.
La priorità degli interventi sono utile al Paese e servono a garantire gli addetti nel settore delle TLC che rischiano una forte precarizzazione dei diritti e del salario oltre ad un altissimo rischio di perdita del lavoro.
La Segreteria Nazionale
Roma, 20 settembre 2023
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