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16 Ottobre 2023
Tim - Comunicato stampa proposta vincolante kkr acquisto newco della rete
La presentazione della proposta vincolante di KKR per rilevare il 65% del capitale della Newco della Rete di Tim non ci ha colto di sorpresa. La decisione è maturata dopo una privatizzazione sbagliata, anni di immobilismo politico e una regolamentazione penalizzante che ha portato l'ex monopolista sull'orlo del baratro. Le responsabilità sono dei Governi che si sono succeduti nell'ultimo ventennio, della mancanza di politica industriale sugli assets strategici e degli interessi che le lobby hanno esercitato su TIM, nell'indifferenza generale del Parlamento.
Come Sindacato e come Fistel Cisl avevamo ampiamente previsto quello che sarebbe accaduto, soprattutto dopo aver sondato nel corso di questi ultimi due anni tutti i vertici delle forze politiche parlamentari, ai quali abbiamo fatto pervenire documenti di contrarietà sulla separazione della Rete dai Servizi, la contrarietà al Piano Industriale "distruttore", valutazioni sui possibili scenari industriali delle società del Gruppo e sulle ricadute occupazionali che si potrebbero generare. Il tutto nell'indifferenza generale di tutte le forze politiche, della stampa e dei mass media. La Fistel Cisl insieme al sindacato confederale ha fatto la sua parte fino in fondo, i lavoratori hanno fatto la loro parte con la partecipazione alle iniziative di mobilitazione, il resto della società, dei poteri economici, dei poteri mediatici,del parlamento, il nulla.
In questa fase, prevedendo ampiamente ciò che sarebbe accaduto, come Segreteria Nazionale Fistel Cisl - dichiara Alessandro Faraoni - abbiamo coinvolto e sensibilizzato la nostra Confederazione, abbiamo mantenuto l'interlocuzione con il Governo, abbiamo sollevato preoccupazioni sulla tenuta occupazionale, abbiamo valutato gli scenari industriali e abbiamo chiesto a gran voce la tutela di tutti i lavoratori di TIM.
Oggi nessuno può dire che non sapeva, il Sindacato una campagna di informazione così mirata agli organi decisionali sui rischi della separazione di Tim, non l'aveva mai fatta; stamattina leggendo i titoli di alcuni giornali che, sono impegnati più a ricercare il gossip mediatico, anziché seguire le dinamiche economiche e industriali del paese, è stato imbarazzante!
Intanto apprendiamo che il MEF ha aperto una interlocuzione con il primo azionista Vivendì, KKR non ha dato nessuna indiscrezione sul possibile piano industriale, CDP tace, è chiaro che in assenza di visibilità finanziaria e industriale lo scenario diventa nebuloso. Come Fistel Cisl chiediamo al Governo una convocazione urgente, dobbiamo chiedere ed ottenere tutte le garanzie per la tutela dell'intera occupazione di TIM. Inoltre serve capire il futuro dei lavoratori dei servizi, gli impegni che il Governo assume nel piano generale della digitalizzazione e come la società dei servizi possa esserne un pilastro.
Riteniamo che ciò debba avvenire prima delle decisioni del cda di Tim. Sulla presenza del Governo nella società della Netco, - ricorda Faraoni - avevamo espresso un giudizio positivo, questo giudizio oggi è ancora più importante perchè il MEF con una presenza rilevante e con il golden power ha la possibilità di condizionare o rigettare il progetto, è ovvio che per la Fistel Cisl il giudizio finale resta sospeso fino a quando non è chiara la strategia industriale e la garanzia occupazionale di tutti i lavoratori. Ora per allora, ci rifacciamo alle dichiarazioni dello scorso fine Agosto della Presidente Meloni sulle garanzie occupazionali, avvertendo il Governo che, se queste garanzie non fossero certe, chiare e condivise, si assumerà la responsabilità di migliaia di esuberi.
Roma,16/10/2023
Il Segretario Generale Nazionale
Alessandro Faraoni
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