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07 Dicembre 2023
TIM - Incentivo tof e aot la realtà negata
Nel momento in cui, dopo aver deciso la distruzione di Tim e mentre stanno provando a definire i dettagli dell’opera, la splendida officina della rete continua a produrre i suoi mostri incurante a tutto quello che succede.
Stiamo parlando niente di meno che dell’incentivo Tof/Aot, strumento di cottimo mascherato nato nel 2017 con il duplice obbiettivo di calmare le acque nel mondo dei Tof dopo la disdetta del contratto di secondo livello e per cercare di aumentarne la produttività della rete.
Fu attivato per i Tof utilizzando la parte economica destinata sino ad allora al mancato rientro, parallelamente la Tim erogò anche una mancia a beneficio di pochi denominata ERA, così il duo Cattaneo/Micheli introdusse il cottimo mascherato nel mondo dei tecnici di rete per aumentare le performance che a detta del magnifico duo, erano lontane da quelle delle imprese di rete.
Purtroppo anche il magnifico duo si accorse e si arrese al fatto che l’officina della rete è sempre stato un mondo a se stante con le sue regole ed il suo modus operandi da primi della classe, talmente primi da far prendere a Tim multe milionarie.
L’incentivo Tof servì e serve tutt’ora all’officina delle meraviglie per erogare un incremento economico men-sile in cambio di.... Succede così che un po' alla volta, imparando le regole, ci si adoperi in svariati modi per vincere nel gioco a premi, senza tenere conto delle reali esigenze che farebbero il bene dell’azienda.
In questo mondo c’era una figura che mal sopportava l’esclusione, così l’officina ha inserito la figura dell’Aot, a quel punto la squadra fu al completo, regole fatte in casa, partecipanti al gioco in perfetta sintonia nella spartizione del premio.
Pochi giorni fa la comunicazione aziendale dell’aver introdotto modifiche all’incentivo che a loro dire non modificherebbe il budget di spesa, vallo a sapere.
Ad ascoltare l’amministratore delegato, Tim è un azienda che sta andando alla vendita della rete perché la condizione economica non è più sostenibile e sul problema di sostenibilità purtroppo siamo d’accordo, dall’altro l’officina della rete continua come se nulla fosse ad erogare soldi dove le pare e soprattutto come le pare, indifferente alla realtà e coerente alla loro storia.
Il sindacato confederale ha preso e continua fermamente a prendere le distanze da questo strumento uni-laterale aziendale, fortemente divisivo, che ha realizzato il contrario di quello che oggi l’ex monopolista avrebbe bisogno.
ERA non è l’imperfetto del verbo essere, ma l’elemento retributivo che solo grazie agli Accordi del 2019 ha ristabilito un minimo di equità tra i Tof e che dovrà portare a ridiscutere dei trattamenti complessivi legati al lavoro in mobilità che per le scriventi significa sicuramente per prima cosa andare ad incrementare anche questa voce.
Ricordiamo a Tim che l’argomento sta sul tavolo da parecchio tempo ed è ora di onorare quanto previsto dalle intese, nel rispetto di un Accordo il cui obbiettivo era ed è il riconoscimento a chi quotidianamente presta la propria opera all’esterno, indipendentemente dai pezzi che si portano a casa come invece fa l’altro strumento.
Non siamo e non saremo disponibili ad accettare ulteriori ritardi legati alle novità del momento, quali ad esempio la vendita della rete, visto che nonostante questa sciagura, l’incentivo Tof viene costantemente rivisitato, per cui oggi per le scriventi l’Era è elemento non più rinviabile nella discussione.
Tim il 23 novembre ci ha comunicato che verranno fatti altri incontri con le linee per meglio spiegare che cosa avverrà, al Sindacato Confederale invece interessa che Tim venga al tavolo pronta a ragionare anche di questo importante strumento, il resto lo ascolteremo se ci sarà disponibilità a discutere di quello che inter-essa a noi ed ai lavoratori.
Roma, 7 dicembre 2023
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL
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